Il Bullismo

da | Ago 8, 2019 | Psicologia

Il bullismo è un fenomeno a tutti tristemente noto, anche a causa dei gravi episodi di cronaca che da esso talvolta scaturiscono, come di giovanissimi che arrivano a togliersi la vita per sfuggire alle calunnie a gli insulti dei loro compagni.

Non occorre però arrivare a tanto per parlare della gravità del fenomeno, le cui cicatrici e ripercussioni rimangono spesso indelebili sia nel bullo sia, soprattutto, nelle sue vittime.

Preparazione e prevenzione

Si parla così spesso di bullismo anche perché la preparazione e la prevenzione sono essenziali in questo ambito.

Accade spesso infatti che un non-intervento, magari giustificato dal fatto che il ragazzo debba imparare a difendersi,

o un intervento sbagliato, quale quello basato sulla pura coercizione, spesso non fanno altro che rinforzare il fenomeno e suoi effetti.

Al contrario una adeguata preparazione sull’argomento, sia in ambito familiare che scolastico, e un conseguente intervento coordinato possono essere la chiave di volta del problema.

Definizione

Innanzi tutto quando si parla di bullismo si parla di un problema di aggressività che nulla ha a che vedere con quelle che a volte vengono definite superficialmente delle “bravate” o “ragazzate”.

Quando c’è un soggetto fisicamente o psicologicamente più forte che in modo intenzionale e persistente deride, insulta, calunnia, isola qualcuno, fino ad arrivare all’estremo della violenza fisica, c’è un grave problema.

Di solito sono i maschi quelli che arrivano alla violenza fisica, mentre nelle femmine la modalità è solitamente più subdola e indiretta, ma non per questo meno dolorosa, caratterizzata da pettegolezzi, calunnie e smorfie.

Aggressività

Il bullo o la bulla esprimono come possono il loro grave problema di aggressività e di mancanza del limite, oltre che del basilare rispetto per l’altro.

Se non fermati e rieducati in tempo tali condotte possono sconfinare nella psicopatologia o nella devianza.

Non meno grave il problema è per la vittima, che può arrivare a chiudersi in se stessa e ad emarginarsi, nella convinzione che il mondo è un posto pericoloso e di cui non ci si può fidare.

Il lavoro dello psicologo

Questo tanto più quando gli spettatori, ovvero coloro che assistono alle violenze del bullo dominante e dei bulli gregari (quelli che lo sostengono), non dicono o fanno niente.

Per questi motivi, lavorare sulla prevenzione del fenomeno e sul tempestivo intervento diventa fondamentale.

La figura dello psicologo nelle scuole vuole essere in tal senso una protezione e una risorsa,

affinché possa attivarsi da subito il confronto e il coordinamento necessario a scuola e famiglia per andare nella stessa direzione e, cioè, nell’interesse del giovane in questione e di tutti i ragazzi.

Informazioni utili

Vista la posta in gioco le iniziative si moltiplicano.

Si va dall’opuscolo redatto da telefono azzurro e rivolto sia alle famiglie che alle scuole per formare e sensibilizzare sul tema in questione, al cui interno è previsto anche un inserto “staccabile” per i ragazzi,

fino al numero verde istituito dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) 800 66 96 96, allo scopo di rispondere tempestivamente e in modo anonimo ai dubbi e alle esigenze di tutti coloro che si sentono vittime di questo fenomeno.

Chiedere e informarsi è sempre importante e legittimo ma, in questo caso, anche necessario.

Letizia Cingolani

(Articolo pubblicato in Rivista dell’ANAP)

Dott.ssa Letizia Cingolani

Chi Sono

Sono una psicologa e psicoterapeuta individuale e di gruppo ad orientamento analitico transazionale. Sposata dal 2004 e madre di due figli, dal 2011 scrivo per la rivista «Persone e Società» e dal 2016 sono terapeuta certificata E.M.D.R.  Dal 2019 mi occupo anche di persone altamente sensibili.

E.M.D.R.

Attualmente è la tecnica psicoterapeutica più accreditata in ambito scientifico in grado di riattivare la rielaborazione dei vissuti traumatici attraverso i movimenti oculari.

 

Consulenza familiare e di coppia

Talvolta è utile estendere la consulenza al sistema coppia o famiglia. Siamo infatti parte attiva in sistemi, quali la coppia e la famiglia, all’interno dei quali alcuni comportamenti o sintomi individuali possono assumere il loro significato più profondo. 

 

Alta Sensibilità

L’espressione “persona altamente sensibile” (PAS) sta ad indicare un tratto di personalità riscontrabile in circa il 15-20% della popolazione. Questo tratto è come una sorta di filtro dalla realtà che permette di vedere più cose e più in profondità, in particolare l’aspetto emotivo delle situazioni.

Psicoterapia individuale

Laddove vi siano le condizioni, nel rispetto della richiesta della persona, la psicoterapia individuale  è lo strumento di elezione per un cambiamento profondo.  In particolare, nel caso di traumi passati o attuali che bloccano il funzionamento della persona, l’applicazione del metodo EMDR consente una rielaborazione profonda dei vissuti.

Consulenza

La consulenza è il primo e fondamentale momento di accoglienza e condivisione della problematica riferita. Non sempre è necessaria una psicoterapia: talvolta le persone hanno solo bisogno di aumentare la propria consapevolezza e di interventi di psico-educazione.

 

Formazione e approfondimento

Formazione individuale,  approfondimenti e conferenze che riguardano le fasi della vita, la gestione dei traumi, l’alta sensibilità e altre dimensioni della psiche.