È un rapporto che decorre in entrambe le direzioni, ciò significa che la mente influenza il nostro corpo e dall’altro il nostro corpo reagisce innescando nuovi feedback nella nostra mente.
È risaputo che la psiche influenzi la postura e che, a sua volta, la postura influenzi la psiche. Meno noto è come questo avvenga.
Tra psicoterapia e osteopatia
Il seguente articolo trae spunto dall’incontro tra una psicoterapeuta e un osteopata, che si sono accorte di poter dire pressoché le stesse cose, da due diversi punti di osservazione.
Quando un cliente si presenta in studio, la prima fonte di informazione sia per un terapeuta che per un osteopata è il suo corpo e, più in particolare, il modo di stare nel suo corpo.
Eric Berne – il padre dell’analisi transazionale – diceva una cosa simile quando asseriva che uno degli obiettivi terapeutici è aiutare il paziente a togliersi la pelle del “ranocchio”
per riprendere lo sviluppo interrotto del principe o della principessa.
La postura segnala cosa sentiamo
Da questa immagine si può comprendere quanto il corpo sia coinvolto nei processi di cambiamento e quanto possa essere una risorsa da utilizzare allo scopo del cambiamento.
Sappiamo che la postura che assume il nostro corpo “risponde” a stimoli e influenze provenienti sia dall’esterno che dall’interno.
Oltre ai traumi fisici, influiscono sulla postura anche i traumi di natura psichica, capaci di riverberarsi persino sui disturbi visivi e sulla mal-occlusione.
Psiche e postura
La psiche influenza la postura tanto quanto la postura, in una sorta di processo di ritorno, influenza la psiche.
Il modo in cui abbiamo per tanto tempo organizzato i muscoli, magari in un processo di difesa dal mondo esterno, si stabilizza così in una postura che andrà a sua volta a incidere sul nostro umore e sui nostri pensieri.
Ad esempio, l’incurvatura delle spalle conseguente ad un atteggiamento di paura, di rifiuto o di poca sicurezza in se stessi, porta alla compressione della cassa toracica e degli organi che essa contiene,
causando una respirazione disfunzionale e una produzione dei cosiddetti ormoni dello stress.
Emozioni che si imprimono nel corpo
Avviene così che ogni singola emozione, vissuta in modo prolungato, finisce per iscriversi nel corpo, formando una specie di armatura capace di influenzare il modo di stare al mondo e i propri pensieri.
Avere eccessivi livelli di ormoni dello stress nel sangue ci dà infatti la sensazione di essere davvero minacciati e in pericolo, così che questo stato di allerta si traduce anche in pensieri di sfiducia e di allerta.
Se tutto questo è vero, significa che una postura sbagliata e dolente può essere il punto archimedeo da cui ripartire in direzione di una rinascita.
Cambiare postura per cambiare vita
Una delle caratteristiche più belle del sistema nervoso è la sua plasticità, ovvero la capacità intrinseca di cambiare e di riorganizzarsi in base a stimoli diversi.
Aiutare per esempio la persona ad assumere posizioni diverse e a focalizzarsi su come ci si possa sentire bene con le spalle aperte e a testa alta,
può essere davvero una fonte d’informazione nuova su noi stessi e, insieme, l’accesso a un nuovo modo di stare nel mondo.
Plasticità del sistema nervoso
Infatti, la notevole plasticità del sistema nervoso consente di modificare la postura in funzione di stimoli che provengono dall’ambiente sia esterno che interno.
Pertanto, anche l’analisi della postura può essere l’occasione da cui ripartire in direzione di se stessi e del proprio cambiamento.
L’osteopata e lo psicoterapeuta utilizzano solo due strade diverse e collegate fra loro col medesimo punto di arrivo: aiutare la persona nella sua interezza attraverso il meraviglioso e inscindibile sistema “corpo-psiche”.
Letizia Cingolani
(Articolo pubblicato in Rivista dell’ANAP)