Sessualità e terza età: un tabù?
Sembra piuttosto radicato il tabù culturale che tende a vedere questo tipo di pulsione nell’anziano come inappropriata o, peggio, patologica.
Essendo invece un aspetto della più ampia sfera affettiva, il desiderio di incontro sessuale permane e si evolve, in condizioni normali, lungo tutto il corso della vita.
Modificazioni fisiologiche
In questa evoluzione, vi sono anzitutto delle modificazioni fisiologiche sia nell’uomo che nella donna di cui è bene tener conto.
Nell’uomo, ad esempio, la fase di eccitamento è più lunga e l’esigenza giaculatoria non è più così forte:
questo aspetto, che genera spesso insicurezza negli uomini di una certa età, potrebbe invece essere visto come un punto di forza, in quanto è più facile così dedicarsi alla partner ed aspettarla.
Nella donna, invece, la lubrificazione vaginale è più difficile e lenta, per questo il rapporto può risultare insoddisfacente e doloroso.
Componente importante della vita
Accanto al tabù culturale, è questo il motivo più frequente per cui le donne di una certa età cominciano ad evitare i rapporti.
In tal caso si potrebbero, invece, adottare alcuni semplici accorgimenti, quasi sempre se ci si riconosce il diritto di no rinunciare ad una dimensione così spontanea della vita.
Tuttavia il tabù culturale è così tenace, che spesso neppure il medico di base chiede informazioni sulla vita sessuale dei suoi pazienti in età avanzata,
tralasciando così una componente fondamentale del benessere dei suoi assistiti.
Problematiche diverse
Tra l’altro, indagare sulla vita sessuale dei pazienti può portare alla raccolta di preziose informazioni: nella donna, ad esempio, il dolore durante il coito può essere causato anche da problemi ormonali.
Nell’uomo, invece, un’eiaculazione dolorosa può dipendere da uno stato infiammatorio.
Se poi, escluse tutte le cause fisiche, le difficoltà nel rapporto sessuale sono da ricondursi ad un problema di coppia,
anche se in questo caso il medico potrebbe avere un ruolo decisivo nell’indirizzare le persone ad una consulenza individuale o di coppia.
Problemi psichici
Questo perché corpo e psiche sono complementari e occuparsi di problemi sessuali tenendo conto solo del corpo e non della sfera psicologica non è quasi mai un approccio risolutivo, nell’anziano come nel giovane.
Da quanto detto, nessun anziano dovrebbe rinunciare così facilmente alla propria attività sessuale e in tal senso potrebbe essere importante inquadrare taluni cambiamenti come normali ad una certa età.
Un primo grande aiuto, per chi desiderasse chiarire i propri dubbi e perplessità, potrebbe venire dal medico di base, in grado di indirizzare e consigliare sulla gestione di un aspetto così importante della vita, in termini sia affettivi che fisici, come quello sessuale.
Letizia Cingolani
(Articolo pubblicato in Rivista dell’ANAP)